“La speranza è il sogno di chi è sveglio.”
Aristotele
Stamattina durante il tragitto casa-lavoro mi sono imbattuto in una notizia che a me (e a tutti i diabetici di tipo 1) potrebbe far pensare “wow, era ora!”.
La Gazzetta di Parma due giorni fa ha pubblicato un interessantissimo articolo sui primi test compiuti sul pancreas artificiale. La ricerca è tutta Made in Italy grazie alla collaborazione tra medici ed ingegneri dell’università di Padova e Pavia.
I risultati sui primi 30 pazienti sembrano positivi, sembrerebbe infatti che il sistema automatico è in grado di controllare i livelli glicemici e dosare correttamente l’insulina riducendo in questo modo la pericolosità delle crisi ipoglicemiche oltre a migliorare la qualità della vita.
“olè!!! niente più pungidito e tutti quei puntini sui polpastrelli!”
Purtroppo, come spesso mi accade alla lettura di ricerche come questa, lo scetticismo prende presto il sopravvento sull’entusiasmo.
Ritengo che queste notizie, apparentemente positive agli occhi dei più, siano frustranti agli occhi di chi la malattia la vive quotidianamente. Sono anni che leggo di nuove cure per il diabete, ma nessuna di queste è mai diventata disponibile se non dopo parecchi anni; in questo modo si alimentano false speranze non colmabili nel breve periodo.
Questa volta però la notizia sembra spingersi oltre auspicando che entro il 2014 sarà avviata la sperimentazione al domicilio dei pazienti.
Speriamo sia la volta buona…
Fonte: www.gazzettadiparma.it
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